“Musica… PRESTO!” – Atti del convegno

 

cartolina fronte.jpgIl 20 e 21 ottobre 2018 si sono tenute a Bologna due giornate dedicate alla musica nella prima infanzia. L’iniziativa, denominata “Musica… PRESTO!”, è stata promossa dal Tavolo permanente Musica 0-6 e da Nidi di Note in collaborazione con Arci Bologna, la Fondazione Mast e con il patrocinio del Comune di Bologna.

Sabato 20 ottobre, presso l’auditorium del MAST si è tenuto il convegno Musica 0-6: una risorsa per il futuro, con le relazioni di Alice Mado Proverbio, dell’Università Milano Bicocca, Michel Imberty, dell’Università di Parigi, Gianni Nuti, dell’Università della Valle d’Aosta, Mario Piatti, coordinatore del Tavolo Permanente Musica 0-6, Paola Cavazzoni e Sonia Peana, operatrici del Nido Scuola Mast.

Nella pausa pranzo i circa 300 partecipanti hanno potuto visitare gli ambienti del Nido Scuola Mast.

Nel pomeriggio le associazioni aderenti al TPM 0-6 hanno presentato le proprie esperienze, evidenziando come le finalità e gli obiettivi enunciati nel manifesto del TPM 0-6 trovano concreta applicazione nelle diverse realtà dei nidi e delle scuole dell’infanzia, coinvolgendo anche i genitori e le strutture territoriali.

Domenica 21 ottobre, presso il Teatro Comunale di Bologna, si sono tenuti otto laboratori. Bambini e genitori hanno avuto modo di sperimentare giochi musicali con canti, ascolti, danze, e contestualmente di visitare il Teatro Comunale.

Sempre domenica il TPM 0-6 ha tenuto la propria assemblea annuale rinnovando l’impegno a proseguire nella ricerca teorica e pratica per dare sostanza al proprio motto “Il diritto alla musica è anche per i più piccoli”.

Pubblichiamo i video e i testi delle relazioni e della tavola rotonda. Alcuni testi verranno inseriti non appena disponibili-

MUSICA 0-6: UNA RISORSA PER IL FUTURO

Presentazione e saluti >>> VIDEO

Presentazione a cura di MAST
Saluti di:
– Rossella Vigneri, Presidente Arci Bologna
– Marilena Pillati, Assessore all’Istruzione del Comune di Bologna
– Matteo Lepore, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna
– Lorella Perugia, Vicepresidente del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale

Relazioni

  • Effetti dell’educazione musicale sullo sviluppo del cervello e della mente – Alice Mado Proverbio, Università di Milano Bicocca  >>> VIDEO
  • Le origini della musicalità umana – Michel Imberty, Università di Parigi >>> VIDEO
  • Prospettive pedagogiche dell’educazione musicale – Gianni Nuti, Università della Valle d’Aosta >>> VIDEO
  • La formazione degli operatori musicali per l’infanzia – Mario Piatti, Coordinatore del Tavolo Permanente Musica 0-6 >>> Relazione Piatti>>> VIDEO
  • Il progetto musicale del Nido Scuola MAST: ‘Nel suono del segno’ – Paola Cavazzoni e Sonia Peana, Nido Scuola MAST >>> VIDEO

TAVOLA ROTONDA SULLE DIVERSE ESPERIENZE IN ITALIA

Introduzione di Mario Piatti >>> VIDEO

I SESSIONE – Bambini, educatrici, genitori: sintonie e accordi

Centro inCanto: Lo sviluppo dell’identità musicale nei bambini da 0 a 6 anni, a cura di Johannella
Tafuri. >>>VIDEO

Centro Studi musicali e sociali Maurizio Di Benedetto: La formazione delle educatrici tra
 ricercazione e quotidianità, a cura di Silvia Cornara e Maurizio Vitali. >>> Relazione CSMDB>>> VIDEO

Progetto Città – Il Giardino Sonoro: Musica al nido: la parola agli educatori.
 Il punto di vista di coordinatori e operatori che accolgono Musica In Culla nelle loro 
strutture, a cura di Nadia Biato. >>> VIDEO

Associazione ZeroCento: Musica quotidiana: linguaggio da apprendere, strumento di
 relazione, alleato prezioso per l’educazione e la genitorialità, a cura di Alessandra Auditore,
 Francesca Bottone, Ferruccio Demaestri, Michele Razeti, Karin Selva. Relazione ZeroCento >>> VIDEO

Musica in Culla: Il duo che conta … e canta! La didattica musicale in coppia, una sfida 
nel segno della famigliarità, dell’affetto e dell’economia, a cura di Claudio Massola. >>> VIDEO

Emoticon: In Relazione. L’improvvisazione musicale nell’infanzia alla luce della teoria del
 Flow e dell’intersoggettività, a cura di Monica Cognoli. >>> VIDEO

Matura Infanzia: Fare musica con le storie – riflessioni e nuovi dispositivi tra musica e 
narrazione, a cura di Matteo Frasca. >>> VIDEO

Musica Nova: Musica con mamma e papà. Connessioni tra le culture musicali in famiglia 
e le culture musicali vissute a lezione con i piccolissimi, a cura di Francesca Scaglione. (NB: un file musicale presente nel video originale è stato eliminato per problemi di copyright) >>> VIDEO

II SESSIONE – Istituzioni, famiglie, territorio: un circolo virtuoso

Nati per la Musica: Gli interventi di Nati per la Musica nel tessuto territoriale, a cura di Silvia 
Dragoni e Antonella Costantini. >>> VIDEO

Scuola popolare di musica Donna Olimpia: Relazioni terzo settore / istituzioni per il 
settore 0/6. Dall’esperienza romana criticità e proposte da discutere, a cura di Checco Galtieri. (NB: un file musicale presente nel video originale è stato eliminato per problemi di copyright) >>> Relazione Donna Olimpia>>> VIDEO

Nidi di Note: Nidi di Note, un progetto che nasce dal cittadino e si sviluppa nella città,
 a cura di Sonia Peana. >>> VIDEO

CDM onlus: Parole e musiche in movimento: esperienze narrative multidimensionali nella scuola dell’infanzia, a cura di Nicola Pangia. >>> VIDEO

AIKEM: Musica a scuola: insegnante ed esperto esterno in sintonia per un intervento di educazione musicale più efficace, a cura di Miriam Pupini e Toth Tamas Endre >>> Relazione AIKEM>>> VIDEO

AIGAM: Music Learning Theory, un approccio sistemico nei diversi ambiti territoriali, a cura di Dora 
Sisti. >>> Relazione AIGAM>>> VIDEO

Magica Musica: Storie di musica ed emozioni: modelli operativi per la fascia 0-2 anni e la 
fascia 3-6 anni, a cura di Luca Battaglia. >>> Relazione Magica Musica>>> VIDEO

Audiation Institute, Educazion-i musiche-li. Definizioni, concezioni, obiettivi, strumenti
 diversi nel Tavolo Permanente Musica 0-6: una riflessione su come stare insieme, a cura di Arnolfo 
Borsacchi. >>> Relazione Audiation Institute>>> VIDEO

Conclusioni di Sonia Peana >>> VIDEO

La sintesi delle due giornate in un breve video.

Alcuni dati relativi ai partecipanti.

Provenienza

REGIONI percentuali

Professione

Partecipanti

 

 

Albo sonoro intergenerazionale

Punto 5- Manifesto Tavolo Permanente Musica 0-6

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E IL CONTESTO SOCIALE

Il diritto di bambine e bambini al poter vivere esperienze educative che rendano possibile il processo di scoperta, apprendimento, sperimentazione del mondo sonoro e musicale si realizza laddove la comunità degli adulti, genitori, educatori, amministratori si assumano il dovere di rendere tali esperienze accessibili, diffuse e di alta qualità. E’ necessario quindi coinvolgere tutto il microcosmo in cui il bambino vive e cresce, dalla sua famiglia ai servizi per l’infanzia, dalla scuola a tutte le persone che con lui vivono una relazione affettiva importante. L’educazione musicale può contribuire a migliorare la relazione genitore-figlio, ma anche la relazione scuola-famiglia, società-famiglia. Le proposte di scoperta del linguaggio musicale indirizzate agli 0-6 pongono nuovamente il mondo degli adulti in contatto con canali espressivi che l’estrema commercializzazione degli oggetti culturali che chiamiamo “musiche” frequentemente atrofizza, spostando l’espressione musicale fuori dalla persona e affidando agli oggetti di riproduzione musicale il ruolo di “modelli”.

L’albo sonoro intergenerazionale

Un albo illustrato può diventare materiale sonoro e musicale, tramutandosi in albo sonoro?

Può essere il punto di partenza per la costruzione di un laboratorio intergenerazionale rivolto a bambini e genitori?

Può assumere le caratteristiche di una vera e propria partitura incrociando principi compositivi che riguardano la dimensione narrativa e musicale insieme, facilitando e promuovendo la dimensione affettiva tra genitori e figli?

Nella scorsa primavera l’Associazione Matura Infanzia, presso le scuole dell’infanzia comunali di Roma Torta in Cielo di Gianni Rodari (zona Trullo) e Bruno Ciari (zona Corviale), in collaborazione con le insegnanti e il funzionario pedagogico, ha invitato i papà a trascorrere un pomeriggio/serata all’interno della scuola, insieme ai propri figli per una speciale Caccia Al Tesoro pensata per esplorare i vari ambienti (cucina, aula giuochi, spazio del simbolico e far vinta, stanza della musica), in forma ludica e divertente.

Quando sono entrati nella Stanza della Musica hanno trovato il buio, una lampada accesa vicino ad un computer, un piccolo albo illustrato, tappeti, cuscini e diversi oggetti disposti ai lati.

Si è creato il silenzio naturale, generato da suggestione e ignoto. A bassa voce ho spiegato perché ci trovavamo lì, a fare cosa insieme. Ho fatto vedere il libro che sarebbe stato oggetto del gioco. I bimbi lo conoscevano bene, quindi non mi hanno chiesto di vedere ancora un a volta le immagini. Si fidavano di quella variazione sul tema. Hanno compreso che i papà sarebbero stati i protagonisti, perché sarebbero stati loro a leggere la storia ad alta voce. E siccome era buio questa storia si poteva solo ascoltare e immaginare. Per questo i suoni dovevano essere generati con cura. Perché doveva sembrare vero a tutti, in mancanza di altro. Così l’esperimento è iniziato.

Siamo partiti da questo ingrediente primo, il libro “In una notte nera” di Dorothee de Monfrey, Edizione Babalibri. 

510fBgNIAaL._SX390_BO1,204,203,200_Cinque papà si sono offerti volontari per leggere. I loro figli li guardavano orgogliosi, desiderando di stare accanto a loro durante la lettura. Tutti gli altri presenti, utilizzando la voce hanno cominciato a creare non solo i suoni singoli delle varie azioni o personaggi, ma gli ambienti, i paesaggi, le emozioni, gli eventi sonori che caratterizzavano la storia. E così un gruppo di venti papà e venti bambini , dentro al loro legame affettivo, dentro ad un ambiente sicuro e protetto che ricrea, grazia all’oralità della voce paterna quel che di sicuro “fuori” non è affatto, può davvero dare vita ad una sorta di orchestra intergenerazionale di suoni archetipici, che siano ululati di lupi, versi delle tigri, mostri immaginati, suoni del bosco, porte che cigolano, passi misteriosi che ci inseguono, urla improvvise. E quello che fa paura, grazie al potere simbolico della fiaba “in bocca” al papà e grazie al suono che diventa intenzione e gesto vocale o motorio dentro uno spazio/tempo, che diventa sentimento dell’azione, può improvvisamente far ridere, essere piacevole “sentirla”, in grado di  liberare i corpi e le voci di piccoli e grandi che si muovono nello spazio coccolandosi, prendendosi per manoabbracciandosilegati gli uni agli altristando insieme; producendo una traccia registrata che è insieme memoria dell’evento, autobiografia musicaleteatro di suono e parola dentro l’universo familiare, albo non più illustrato, ma sonoro e intergenerazionale.

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Spunti pedagogici : in questo caso abbiamo utilizzato una storia preesistente (interessante la traduzione e lo slittamento da albi illustrati ad albi sonori), ma in vista di una produzione intergenerazionale l’ingrediente primo può essere una fiaba della propria infanzia, un gioco cantato, una storia inventata attraverso binomio fantastico o insalata di storie, una filastrocca. L’importante è che l’ingrediente individuale diventi risonanza per il gruppo che crea a sua volta la risonanza della storia, diventando esperimento e gioco musicale collettivo composto da suoni, ambienti, paesaggi sonori creati dagli incontri di immaginari di bambini e adulti insieme. 

Abbiamo voluto raccontare quest’esperienza perché ci è sembrato un modo non casuale di tradurre in intervento educativo, il punto 5 del nostro Manifesto.

Qui, scorrendo verso la fine, un piccolo estratto audio dell’esperienza descritta. A breve saranno inserite sul sito della nostra Associazione, le fiabe nella versione integrale.

Matteo Frasca